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Cosa vedere ad Alassio

È una fortuna che Alassio sia così vicina ai nostri campi da tennis ad Andora. Dopo un sano allenamento, infatti, non c’è niente di meglio che fare una passeggiata nel budello alassino, dove si trovano i migliori negozi di articoli sportivi della zona, ma anche i locali più eleganti.

Oltre allo shopping e ai deliziosi baci di Alassio da gustare al bar con un buon caffè, vi sono dei luoghi da visitare assolutamente. Solo allora potrete affermare di aver conosciuto una delle cittadine più raffinate della Riviera di Ponente!

La storia di Alassio in breve

Alassio è stata fondata intorno al X-XI secolo. In questo periodo, infatti, abbiamo notizia di un burgum Alaxii, un nucleo abitato sulla collina, di pertinenza dei monaci Benedettini dell’Isola Gallinara. Dal 1303 il borgo venne ceduto dai monaci al comune di Albenga che lo amministrarono fino al XVI secolo.

Anche Alassio dovette subire diverse incursioni piratesche durante il Cinquecento, che la costrinsero a dotarsi di mura difensive. Caduta sotto il controllo della Repubblica di Genova, partecipò alla guerra contro la Francia nel 1528. La sua ricchezza in questo periodo fu determinata dall’essere divenuta un importante centro di scambi commerciali con Spagna, Portogallo, Paesi Bassi, Sicilia e Sardegna, grazie anche alla pesca e alla raccolta del corallo.

Nel 1625 Alassio fu temporaneamente occupata dalle truppe sabaude a causa dell’ostilità tra Genova e i duchi di Savoia.

Durante il periodo napoleonico Alassio rientrò a far parte della Repubblica Ligure, per essere annessa poi al Primo Impero Francese. Nell’Ottocento la storia di Alassio rientrò nell’orbita della storia d’Italia. Nel 1815 venne annessa al Regno di Sardegna e nel 1861, finalmente, entrò a far parte del Regno d’Italia.

Punti di Interesse ad Alassio

Alassio è una cittadina da scoprire a piedi, lasciandosi incantare dai numerosi palazzi signorili in stile Liberty, i negozi e la passeggiata a mare lungo il centro storico. Sicuramente, non si può andar via da Alassio senza aver calpestato la sabbia morbida della sua spiaggia. Qui, infatti, si trova uno degli arenili più belli della Liguria. Proprio sul mare, inoltre, incontrerete gli antichi torrioni, strutture militari di avvistamento realizzate dalla Repubblica di Genova per contenere gli attacchi dei pirati saraceni.

Il budello

A pochi passi, invece, si sale nel centro storico, dove si snoda il budello. Si tratta del caruggio principale, il luogo in cui è possibile dare sfogo allo shopping più sfrenato, o fare scorta di prodotti tipici nelle piccole botteghe tradizionali. Oltre al pesto, alle trofie e all’immancabile focaccia, non perdetevi i baci di Alassio: deliziosi biscotti alla nocciola con anima al cioccolato!

Il muretto di Alassio

Non potete affermare di essere stati ad Alassio se non fate almeno una foto davanti al suo famoso muretto. Sono centinaia le piastrelle colorate in ceramica appese negli anni, ciascuna con disegni e messaggi diversi, firmate da personaggi famosi dello sport, della musica e dello spettacolo. Il primo ad apporre la sua piastrella fu Hemingway su invito dell’amico Mario Berrino, proprietario del Caffè Roma. Ora sul muretto si può osservare una scultura bronzea raffigurante due innamorati, ormai simbolo di Alassio.

Pinacoteca Carlo Levi

Gli amanti dell’arte saranno poi incuriositi da una piccola sorpresa in via Gramsci, a poca distanza dallo storico Grand Hotel. All’interno del Palazzo Morteo, infatti, potrete visitare la Pinacoteca Carlo Levi, dove si conservano ventidue tele, ma anche lettere e fotografie del noto scrittore e politico antifascista. Carlo Levi era solito trascorrere l’estate ad Alassio, e proprio qui realizzò queste opere.

Richard West Memorial Gallery

Un’altra tappa da non perdere se amate la pittura è la Richard West Memorial Gallery in Viale Hanbury. Qui si conservano 76 dipinti che il pittore irlandese dedicò al paesaggio alassino. Oltre a consentirci un meraviglioso viaggio nel tempo, questi quadri ci forniscono anche una testimonianza del fascino che Alassio suscitava nella popolazione inglese alla fine dell’Ottocento.

Giardini di villa della Pergola

Villa della Pergola è uno dei tesori indiscutibili di Alassio. Con i suoi oltre 22.000 metri quadri di giardino si staglia su una collina verdeggiante per aprirsi sul golfo. Fontane, laghetti, piante rarissime e profumate: si tratta di uno dei pochi giardini all’inglese in Italia, fatto realizzare nel 1875 dal generale scozzese William Montagu Scott Mc Murdo.

La proprietà passò poi al cugino di Virginia Woolf, il baronetto Sir Walter Hamilton Darlymple. Nel 1922 il parco venne acquistato da Daniel Hanbury, figlio del famoso proprietario dei Giardini Hanbury di Ventimiglia. Del gusto di questa celebre famiglia ci resta soprattutto il profumo dei glicini, da loro particolarmente amati, al punto da coltivarne ben 32 varietà, e dare vita, ogni anno ad aprile, a un Wisteria Party.

Ma sono naturalmente tantissime le specie di piante che potete ammirare: mandorli, lecci, jacarande, eucaliptus, provenienti da ogni parte del mondo.

La cappelletta ai caduti del mare

Infine, vogliamo proporvi un percorso romantico alla Cappelletta dei caduti del mare, arroccata sugli scogli in prossimità del porto turistico di Alassio. Per visitarla vi basterà una passeggiata sul lungomare, dove vi faranno compagnia alcuni gabbiani e pochi, temerari pescatori.

Noi vi consigliamo di godervela al tramonto: i colori infuocati che si riverberano sul mare saranno uno dei ricordi più belli della vostra vacanza!

Come avete visto, Alassio non è solo shopping e mare. È una località ricca di cultura, arte e poesia, a pochi chilometri dal nostro Sporting Pinamare di Andora.

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